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I videogiochi sugli smartphones mettono in crisi le console

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In Italia, la vendita delle console è in calo, mentre sale l'interesse per i videogiochi semplici ed economici, per i quali "basta un dito".
La crisi economica con risparmia il mondo dorato dei videogiochi, che ha chiuso lo scorso anno in passivo e che si prepara ad una rivoluzione.
Dai dati emrsi dall’Aesvi (Associazione di categoria che rappresenta i produttori di console, gli editori e gli sviluppatori di videogiochi in Italia), il settore dei videogiochi è calato del 7,1%, mentre il giro d’affari è sceso sotto il miliardo di euro.
Il mercato delle console soffre particolarmente, minacciato dalla concorrenza di tablet e smartphone, visto che nel 2011 ha registrato un preoccupante -11.7%.
Fabio Viola, scrittore e sviluppatore di software spiega il fenomeno: "La parola chiave è gamification", specificando che, con l'evoluzione tecnologica è diventato un gioco comunicare, seguire una lezione, e persino guidare in auto (con un occhio al navigatore e uno al bluetooth), aggiungendo che "In un mondo del genere dedicarsi alla console è diventato un lusso".
Oggi, lo smartphone è un’abitudine, e non c’è più un futuro digitale da inseguire, con le realtà virtuali che conoscono un boom senza recedenti. I videogiochi che girano su Facebook e sugli smartphones sono semplci, economici ed accessibili. Si pensi al famosissimo "Angry Birds" che funziona, perchè perfetto per lo smartphone.
Viola conlude con una considerazione: "Il mercato dei videogiochi sta diventando sempre più simile a quello musicale. Con gli store online l’offerta si allarga, e i piccoli spiazzano i colossi".